Pietre d’inciampo

La seconda guerra mondiale fu un conflitto armato tra il 1939 ed 1945. Vi parteciparono nazioni di tutti i continenti e le operazioni belliche interessarono gran parte del pianeta; è considerato il più grande conflitto armato della storia, costato a 55-60 milioni di morti.


La Comerio Ercole, pilastro dell’industria meccanica bustese, costretta alla produzione bellica già dalla fine del 1943 conta oltre un migliaio di lavoratori che parteciparono alla protesta rifiutandosi di lavorare nonostante il controllo delle autorità germaniche. All’alba del 10 gennaio 1944 i tedeschi intervengono inviando un reparto di SS giunto da Milano, circonda l’azienda con autoblindo impedendo a chiunque di allontanarsi. Verso sera l’operazione termina e le persone minacciate vengono caricate su un camion ed inviate al carcere di San Vittore a Milano e successivamente internate nel campo di sterminio di Mauthausen.

Vittorio Arconti, Arturo Cucchetti, Ambrogio Gallazzi, non fecero più ritorno. Alvise Mazzon, una volta tornato a casa morì a seguito dei patimenti subiti, mentre Giacomo Biancini e Guglielmo Toia riuscirono a tornare.

L’Associazione Noi della Comerio Ercole è riuscita nel 2022 ad ottenere sei pietre d’inciampo che verranno collocate nella primavera del 2023 sul marciapiede d’ingresso della sede originaria della Comerio Ercole S.p.A. in Busto Arsizio.