Il Memoriale della Shoah sorge nella zona sottostante il piano dei binari della Stazione Centrale di Milano, dove furono caricati su carri bestiame i prigionieri in partenza dalle carceri di San Vittore.
L’area dove oggi sorge il Memoriale originariamente era adibita alla movimentazione dei vagoni postali, e tra il 1943 e il 1945 fu il luogo in cui migliaia di ebrei e oppositori politici furono caricati su vagoni merci, trasportati al sovrastante piano dei binari. Convogli diretti ad Auschwitz- Birkenau, Mauthausen e altri campi di sterminio e di concentramento, o ai campi italiani di raccolta. Il 6 dicembre 1943 partì il primo convoglio di prigionieri ebrei , il 30 gennaio 1944 il secondo, entrambi diretti ad Auschwitz-Birkenau. Soltanto 22 delle 605 persone deportate quel giorno sopravvisse.
Tra tutti i luoghi che in Europa sono stati teatro delle deportazioni, oggi il Memoriale è il solo ad essere rimasto intatto. Esso rende omaggio alle vittime dello sterminio. Un luogo di commemorazione, quindi, ma anche uno spazio per costruire il futuro e favorire la convivenza civile.
Fonte: www.memorialeshoah.it
Lo scorso Aprile 2024, si è tenuta una visita al Binario 21, per l’appunto, da parte degli studenti e degli insegnanti delle classi 5ª e 4ª provenienti dall’ACOF-Olga Fiorini, dal Liceo Crespi e dal Liceo Candiani – Bausch dell’indirizzo Musicale e Teatrale. Una visita, questa del Binario 21, che deve far riflettere e deve far capire quanto l’uomo può far male ai suoi stessi simili. Simili, perché non esistono razze, non esistono religioni, non esistono filosofie di pensiero che possano giustificare questi atti inumani. Ma come la storia insegna, è dagli errori che si ricomincia e si riparte, sempre ricordando quello che è accaduto nel passato, anche più remoto, per evitare di inciampare nei medesimi sbagli.